È bene invece conoscere tutte le fasi che portano ad avere un buon olio extravergine d'oliva, dai frutti della nostra terra.
Dopo averle coltivate, bisogna raccogliere le olive dalle piante. Qua in Sicilia, si procede così
Ecco un bell'albero carico. Si stendono sotto delle "tenne"
Il raccoglitore usa un attrezzo chiamato "pettine scuotitore " e scuotendo con delicatezza tra i rami, le olive vengono giù sulle "tenne".
Fino a qualche tempo fa il pettine era manuale.
Piccoli raccoglitori volontari vogliono sperimentare.😉
Una volta raccolte, le olive si portano al frantoio.
Pesate.
E comincia il "viaggio" tra i macchinari.
Sollevate e versate in un grande imbuto
Passano attraverso nastri trasportatori e vengono lavate
Scompaiono adesso alla nostra vista, perché passano alle macine che le schiacceranno e tritureranno.
Adesso per un'ora circa la polpa sarà lavorata.
Altre macchine entrano in azione.
Questa separa l'olio dall'acqua.
Ecco finalmente apparire l'olio.
I noccioli schiacciati sono la sansa
Trasportata su un camion, anch'essa potrà essere utilizzata, come olio di sansa o come combustibile.
L'olio è pronto di un bel verde brillante.
Chi ne ha voglia, può assaggiarlo subito su una bella fetta di pane casereccio oppure sulla verdura.
Chi non vorrà sentire il leggero "pizzicare" lo lascerà riposare per un po'.
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