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lunedì 28 dicembre 2015

La maestra scolara!

Bambini, me lo avevate chiesto e vi avevo promesso che l'avrei fatto. 
Adesso, in vacanza ho avuto il tempo di cercare ed eccovi la foto della vostra maestra~scolara. Che ne dite? Sarò stata ubbidiente? Studiosa? Capricciosa? Aspetto i vostri commenti!

martedì 22 dicembre 2015

Natale!

Quest'anno niente recita a causa del l'imminente trasloco:"Finalmente si torna a Scuola"!!!
Ma un po' di festeggiamenti li abbiamo fatti lo stesso! Prima si mangia...
Poi si gioca!
Tanti premi!





giovedì 10 dicembre 2015

Preparativi al Natale

Quest'anno, visto che siamo ospiti, non abbiamo potuto dare il giusto spazio alla festa del Natale. Ma i canti, i testi, le leggende, i versi e i lavoretti non potevano mancare!
Eccoci a lavoro...


Ecco le nostre palline decorate con la tecnica del decoupage terminate!
Faranno bella figura sull'albero!








giovedì 3 dicembre 2015

Un'ora fantastica di scuola!



Oggi siamo scesi in palestra dove ci aspettava la IV B perchè le maestre si erano messe d'accordo che ci vedevamo lì. Gabriele
La palestra era bellissima! C'era di tutto: i canestri di basket, la spalliera, una rete da palla a volo e dei palloni di basket, da calcio e altri palloni da palla a volo, che erano chiusi in un contenitore. Simone
Il pavimento della palestra era di materiale plastico, quindi se un bambino cadeva non si faceva niente.Valerio
Io,  Simone, Michele e Valerio abbiamo giocato a calcio, invece gli altri giocavano a basket o a palla a volo. Fabio
Su una parete c' era una spalliera e noi ci  siamo saliti sopra e abbiamo fatto dei movimenti con le gambe. Josuva 
La spalliera è uno strumento che sembra una scala ma non è una scala. Tu ci sali e fai degli esercizi li...Michele
In palestra prima ci siamo arrampicati tutti nella spalliera. Ci siamo divertiti molto. La maestra ci ha fatto un regalo perché l'educazione fisica era ieri, ma non oggi. Simona Levantino









lunedì 2 novembre 2015

Il giorno dei morti di A. Camilleri

Bambini, dato che vi è piaciuta la favola di Camilleri Magarìa, vi posto un altro suo racconto.
Poi mi direte se vi è piaciuto e se conoscevate queste tradizioni

ANDREA CAMILLERI CI RACCONTA: "IL GIORNO DEI MORTI"

Fino al 1943, nella nottata che passava tra il primo e il due di novembre, ogni casa siciliana dove c’era un picciliddro si popolava di morti a lui familiari. Non fantasmi col linzòlo bianco e con lo scrùscio di catene, si badi bene, non quelli che fanno spavento, ma tali e quali si vedevano nelle fotografie esposte in salotto, consunti, il mezzo sorriso d’occasione stampato sulla faccia, il vestito buono stirato a regola d’arte, non facevano nessuna differenza coi vivi. Noi nicareddri, prima di andarci a coricare, mettevamo sotto il letto un cesto di vimini (la grandezza variava a seconda dei soldi che c’erano in famiglia) che nottetempo i cari morti avrebbero riempito di dolci e di regali che avremmo trovato il 2 mattina, al risveglio.
Eccitati, sudatizzi, faticavamo a pigliare sonno: volevamo vederli, i nostri morti, mentre con passo leggero venivano al letto, ci facevano una carezza, si calavano a pigliare il cesto. Dopo un sonno agitato ci svegliavamo all’alba per andare alla cerca. Perché i morti avevano voglia di giocare con noi, di darci spasso, e perciò il cesto non lo rimettevano dove l’avevano trovato, ma andavano a nasconderlo accuratamente, bisognava cercarlo casa casa. Mai più riproverò il batticuore della trovatura quando sopra un armadio o darrè una porta scoprivo il cesto stracolmo. I giocattoli erano trenini di latta, automobiline di legno, bambole di pezza, cubi di legno che formavano paesaggi. Avevo 8 anni quando nonno Giuseppe, lungamente supplicato nelle mie preghiere, mi portò dall’aldilà il mitico Meccano e per la felicità mi scoppiò qualche linea di febbre.
I dolci erano quelli rituali, detti “dei morti”: marzapane modellato e dipinto da sembrare frutta, “rami di meli” fatti di farina e miele, “mustazzola” di vino cotto e altre delizie come viscotti regina, tetù, carcagnette. Non mancava mai il “pupo di zucchero” che in genere raffigurava un bersagliere e con la tromba in bocca o una coloratissima ballerina in un passo di danza. A un certo momento della matinata, pettinati e col vestito in ordine, andavamo con la famiglia al camposanto a salutare e a ringraziare i morti. Per noi picciliddri era una festa, sciamavamo lungo i viottoli per incontrarci con gli amici, i compagni di scuola: «Che ti portarono quest’anno i morti?». Domanda che non facemmo a Tatuzzo Prestìa, che aveva la nostra età precisa, quel 2 novembre quando lo vedemmo ritto e composto davanti alla tomba di suo padre, scomparso l’anno prima, mentre reggeva il manubrio di uno sparluccicante triciclo.
Insomma il 2 di novembre ricambiavamo la visita che i morti ci avevano fatto il giorno avanti: non era un rito, ma un’affettuosa consuetudine. Poi, nel 1943, con i soldati americani arrivò macari l’albero di Natale e lentamente, anno appresso anno, i morti persero la strada che li portava nelle case dove li aspettavano, felici e svegli fino allo spàsimo, i figli o i figli dei figli. Peccato. Avevamo perduto la possibilità di toccare con mano, materialmente, quel filo che lega la nostra storia personale a quella di chi ci aveva preceduto e “stampato”, come in questi ultimi anni ci hanno spiegato gli scienziati. Mentre oggi quel filo lo si può indovinare solo attraverso un microscopio fantascientifico. E così diventiamo più poveri: Montaigne ha scritto che la meditazione sulla morte è meditazione sulla libertà, perché chi ha appreso a morire ha disimparato a servire.
(da Racconti quotidiani di Andrea Cammilleri)

giovedì 29 ottobre 2015

Giochi matematici del Mediterraneo!

La nostra Scuola ha aderito ai "GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO " ed oggi si è svolta la prima fase. Noi, IV A abbiamo partecipato. I bambini erano concentrati ed orgogliosi di mettersi in gioco.


domenica 18 ottobre 2015

Preparativi per il progetto "Libriamoci"!


Una settimana di preparativi in vista della giornata dedicata al progetto "Libriamoci"!
Vi aggiorneremo....
Eccoci a lavoro: si legge, si ascolta, si colora, si ritaglia, si incolla...
Abbiamo colorato alcune regioni d'Italia e rivestito delle bottiglie tagliate.
La maestra ha cercato testi in poesia e in prosa di tanti autori delle regioni.
Li abbiamo letto, commentato e espresso le riflessioni.
Ora i testi sono dentro questi rotolini verdi, gialli e rossi e servono per il gioco che faremo venerdì: "Su e giù per l'Italia"con le altre classi quarte e quinte!












mercoledì 7 ottobre 2015

Ritorna Frutta nelle Scuole

Anche quest'anno, cari bambini la nostra Scuola è stata prescelta e quindi, parteciperemo al progetto Frutta nelle Scuole


Vi racconteremo i luoghi dove la frutta e la verdura nascono e crescono, come conoscere l’orto, il frutteto e la serra. Scopriremo insieme in quale stagione i vostri frutti preferiti nascono e vengono raccolti e come utilizziamo i sensi a tavola quando abbiamo la frutta e la verdura belle da vedere e buone da mangiare. Impareremo a conoscere la frutta e la verdura di cui tutti abbiamo bisogno e riscopriremo le varietà in via di estinzione.
Se l'anno scorso è stato un successo, quest'anno sicuramente sarà altrettanto interessante e coinvolgente.

domenica 4 ottobre 2015

I sogni dei bambini colorano il cielo!

Bambini vi do un'anteprima: ecco come verranno le nuove locandine dell'associazione SPIA! Il merito è anche vostro che, con molto impegno e creatività,  avete preparato le letterine. Siate orgogliosi del vostro contributo!

giovedì 1 ottobre 2015

C'era una volta la festa dei "Remigini"

Quando ancora non era stata approvata la legge 517 del 1977 la scuola in Italia cominciava l'1 ottobre, giorno di San Remigio, da cui nasce il termine remigini per indicare i bambini, gli scolaretti che vanno a scuola. 
Adesso siamo a scuola quasi da un mese. Cosa ne pensate cari bambini miei?

mercoledì 16 settembre 2015

Primo giorno di scuola


Dario e Silvia hanno preparato lo zainetto per il primo giorno di scuola e dentro hanno messo
Abbiamo discusso con la maestra sul fatto che le cose abbiano un significato "vero" ed uno "figurato" e ed anche noi abbiamo portato degli oggetti da mettere nello zainetto, abbiamo scoperto il significato "figurato" ed allestito un cartellone!