giovedì 30 dicembre 2010
Buon anno a tutti voi!!!
martedì 28 dicembre 2010
Noi della IVC Scuola "Tomaselli" così abbiamo scritto al Signor Presidente
o.le Giorgio Napolitano
Piazza del Quirinale
Roma
Egregio Signor Presidente,
siamo scolari della IVC della Scuola Primaria Tomaselli di Palermo e Le scriviamo per metterLa al corrente di un nostro grave problema. I nostri genitori veramente hanno detto che non era il caso di scrivere a Lei che ha tanti altri problemi da risolvere, anche più gravi. Noi invece pensiamo che anche il nostro sia un problema grave: siamo rimasti senza la nostra aula, senza la nostra Scuola, dove i tetti sono danneggiati a causa di infiltrazioni, le aule quindi sono inagibili. Non è stato necessario che qualcuno ci spiegasse il significato della parola "inagibile", perchè lo abbiamo capito da soli, quando il 17 Novembre siamo usciti l'ultima volta dalla nostra aula e non l'abbiamo più rivista. Lì c'erano tutte le nostre cose: le cartine geografiche, il mappamondo, i cartelloni, le piantine che coltivavamo con cura, i lavoretti di Natale appena cominciati... Adesso invece non abbiamo più niente! La maestra ha racchiuso l'essenziale in una scatola di cartone e siamo diventati come gli emigranti, sempre con la valigia in mano. E anzi ci è andata bene fino ad ora: siamo in un piccolo ambiente nella succursale della nostra Scuola, però siamo tristi: è trascorso un mese e a Scuola non vediamo nemmeno un operaio. Chissà quando e se ritorneremo nella nostra Scuola! Signor Presidente ci può aiutare? Ci siamo rivolti a Lei che è la persona più autorevole d'Italia. Noi speriamo di sì e fiduciosi aspettiamo una Sua risposta. Le auguriamo Buon Natale.
Gli scolari della IVC Tomaselli
via Abruzzi, 2
Palermo
mercoledì 22 dicembre 2010
Il mago di Natale di G. Rodari e degli scolari della IV C
Farei spuntare un albero di Natale
In ogni casa, in ogni appartamento
Dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
A fare magie
Per tutte le vie.
In via Nazionale
Farei crescere un albero di Natale
Carico di bambole
D’ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an’roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s’intende.
In piazza San Cosimato
Faccio crescere l’albero
Del cioccolato;
in via del Tritone
l’albero del panettone,
in via Buozzi
l’albero dei maritozzi,
e in largo Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all’albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
Lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
E il giorno di Natale
I bimbi faranno
Il giro di Roma
A prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
Colto dal suo ramo
Ne spunterà un altro
Dello stesso modello
O anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
Magari in via Condotti
L’albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono,
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.
Fin qui ha parlato Gianni Rodari
Ora parliamo noi magari!
S’io fossi il mago di Natale
Dato che abito a Palermo,
per la mia città tutte quelle
belle speranze confermo!
Ne avrei delle altre però
E se mi ascoltate
Ve le dirò!
In via Regione Siciliana
Chiuderei il traffico
Un giorno alla settimana,
niente clacson e strombazzare
un po’ di spazio per passeggiare.
E nella vicina via Sciuti
Io vorrei i cassonetti sempre vuoti
Senza rifiuti!
In via Romagna
Farei spuntare una campagna.
In via Giusti
Farei crescere dolci
Di diversi gusti.
E in via Umberto Giordano
Farei apparire un tulipano,
anzi un melograno.
In via Principe di Palagonia
Farei spuntare una gelateria,
che sarebbe la nostra vanteria!
In viale Michelangelo
Ci sarebbe un albero
Con un grande angelo.
In piazza Politeama
Assieme all’albero
Ci sarebbe una campana
E magari la calza della Befana.
In via Libertà
Ci sarebbe un campo di lillà!
Ma fra tutte le magie
Da vedere per le vie
Ce n’è una un po’ speciale
Che vorrei in questo Natale!
Hai presente la via Lazio?
C’è una scuola che vacilla
Io vorrei, con un incanto,
far tornare tutto quanto
aggiustato e riparato.
La mia Scuola in un baleno
Messa a posto per lo meno!
domenica 19 dicembre 2010
Siamo anche noi al "Mercatino di Natale" della S.P.I.A.
Ci vediamo domani!
sabato 18 dicembre 2010
Un mese è trascorso e non si muove foglia
martedì 7 dicembre 2010
Ritorna il mercatino di Natale
mercoledì 1 dicembre 2010
Al signor Sindaco di Palermo...
Gent.mo sign. Sindaco Diego Cammarata
Piazza Pretoria
Sappiamo che state vedendo per le chiese ma vi chiediamo di sbrigarvi perché dei genitori dei miei compagni non li possono accompagnare di pomeriggio. Io sono fortunato perché, anche se mia madre è maestra, ho le mie sorelle e mia nonna che mi possono accompagnare(mio padre non c’è perché lavora a Milano).
Speriamo che lei provveda al più presto.
Distinti saluti
Manfredi Mavaro
Gent.mo sig. Sindaco
Piazza Pretoria
Palermo
Gent. mo sig. Sindaco,
mi permetto di scriverle perché nella mia scuola Tomaselli ci sono delle infiltrazioni e vorrei che mandasse degli operai per sistemare il tetto.
Io e i miei compagni siamo stati costretti a lasciare la nostra aula , i nostri banchi, le nostre sedie e abbiamo dovuto rinunciare ai progetti ecc ecc.
Vorrei delle sistemazioni adeguate a noi bambini di 4° C, quindi le chiedo di provvedere al più presto.
Distinti saluti e grazie per la pazienza.
Palermo, 1 dicembre 2010
Sofia Varrica.
Gent. Mo sig. Sindaco Diego Cammarata
Piazza Pretoria,
Nella mia scuola Tomaselli ci sono dieci aule inagibili, perché nel tetto ci sono delle infiltrazioni, e c’è il rischio che ci cadano addosso, com’è successo in 4° D, che addirittura ci è piovuto dentro. E noi in questa classe, dove siamo adesso non abbiamo niente, nè carta per fare fotocopie, nè carte geografiche, nè mappamondo eccetera. Abbiamo dei banchi molto piccoli e le sedie sono molto basse, per scrivere ci dobbiamo abbassare tutti quanti. Dobbiamo fare doppi turni e per questo le chiedo se può gentilmente provvedere a queste cose al più presto.
Cordiali saluti.
Gabriele Mazzamuto
Piazza Pretoria,
Palermo.
Gent.mo Sig. Sindaco, mi permetto di scriverle per raccontarle il problema che abbiamo a scuola.
Nella mia scuola, Santi Sottile Tomaselli in alcune classi di quarta, ci sono infiltrazioni d’ acqua, tra cui la mia, la 4 c. adesso ci troviamo in una classe di 1a e ci sono banchi e sedie piccoli, piccoli. Siamo costretti a fare i doppi turni a settimane alterne, non siamo contenti di andare a scuola di pomeriggio perché abbiamo le attività pomeridiane. Sig. Sindaco le prego di provvedere al più presto.
Distinti saluti
ALICE BIANCO
Palermo 1 Dicembre 2010
Piazza Pretoria
Palermo
Gent.mo sig. Diego Cammarata mi permetto di scriverle perché volevo farle presente nei suoi compiti di molto impegno che alla scuola Tomaselli in Via Abruzzi n.2 ci sono gravi problemi a causa di infiltrazioni d’acqua e i tetti delle aule molto fragili. In attesa del fondo cassa comunale per ripararli, i bambini sono costretti a dover fare i doppi turni una settimana sì e una no.La prego di prendere dei provvedimenti idonei per l’istruzione dei bambini. La ringrazio per
avermi ascoltato.
Palermo,1 Dicembre 2010
Anna Maria Cancelliere
Gent.mo Signor Sindaco Diego Cammarata
Piazza Pretoria
Palermo.
Nella mia scuola Tomaselli ci sono dieci aule inagibili tra cui la 4 C che è la mia classe. A me e alla mia classe ci hanno spostato in una classe di prima con i banchi bassi e siamo costretti a fare i doppi turni.In alcune classi che hanno chiuso ci pioveva dentro tra cui nella 4 D.
Signor Cammarata le chiedo di provvedere al più presto al nostro grave
problema.
Cordiali Saluti
Enrico Troia
Palermo, 1 Dicembre 2010
Gent.mo Signor Sindaco D. Cammarata
Piazza Pretoria
Palermo
Gent.mo Signor Sindaco,
nella scuola Tomaselli di via Abruzzi a causa delle piogge i tetti sono fragili e stanno cadendo.
Per fortuna se ne sono accorti, altrimenti ci sarebbero caduti in testa. La cosa fastidiosa è che noi abbiamo 9 anni e stiamo nei banchi dei bambini di 6 anni e non è finita qui. Infatti dobbiamo fare i doppi turni e i miei genitori spendono troppi soldi per le baby sitter. Per favore, signor Sindaco, può ritirare un po’ di tasse per pagare gli operai e ristrutturare la classe?
Le auguro buon lavoro.
Sebastiano Antoci
Palermo,1 dicembre 2010
martedì 23 novembre 2010
Cara classe mia...
Volete esprimervi per continuare questi versi che ho cominciato a comporre io?
vogliamo trovare la soluzione!
La classe che verrà
tanta felicità porterà.
Roberta dice
Storia, geografia, grammatica
inglese, narrativa e matematica!
Dobbiamo ricominciare a gonfie vele,
tutti felici insieme a Lei maestra Adele!
Sofia dice
La nostra aula ci manca tanto,
la maestra, i compagni,
i libri e anche i banchi.
Allo studio vogliamo tornare
senza compiti non sappiamo che fare.
lunedì 22 novembre 2010
Emergenza a Scuola
A causa del provvedimento di chiusura disposto il 17 / 11 / 2010 dal Comune di Palermo relativo a n° 10 aule del plesso Tomaselli, il Consiglio di Circolo, per garantire la prosecuzione delle lezioni, ha deliberato l’attivazione provvisoria del doppio turno nelle more di trovare con l’Amministrazione Comunale soluzioni più adeguate.
1a SETTIMANA ( dal 22 al 27 novembre)
TURNO ANTIMERIDIANO
CLASSI: 1a A - 1a B - 1a C - 2a A - 2a B - 2a C - 2a D - 3a A - 3a B
ORARIO DELLE LEZIONI:
1a A - 1a B - 1a C - 2a A - 2a B - 2a C - 2a D → 7,55 – 13,00
3a A - 3a B → 7,55 – 13,30
PER TUTTE LE CLASSI DEL TURNO ANTIMERIDIANO LE ATTIVITA’ SI SVOLGERANNO DAL LUNEDI’ AL VENERDI’
TURNO POMERIDIANO
CLASSI:
3a C - 3a D - 4a A - 4a B - 4a C - 4a D - 5a A - 5a B - 5a C - 5a D
ORARIO DELLE LEZIONI:
PER TUTTE LE CLASSI DEL TURNO POMERIDIANO LE ATTIVITA’ SI SVOLGERANNO
DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ → 13,30 – 18.00
IL SABATO → 8 – 13,00
2a SETTIMANA ( dal 29/11 al 4/12/2010)
TURNO ANTIMERIDIANO
CLASSI:
3a C - 3a D - 4a A - 4a B - 4a C - 4a D - 5a A - 5a B - 5a C - 5a D
ORARIO DELLE LEZIONI: 7,55 – 13,30
PER TUTTE LE CLASSI DEL TURNO ANTIMERIDIANO LE ATTIVITA’ SI SVOLGERANNO DAL LUNEDI’ AL VENERDI’
TURNO POMERIDIANO
CLASSI: 1a A - 1a B - 1a C - 2a A - 2a B - 2a C - 2a D - 3a A - 3a B
ORARIO DELLE LEZIONI:
PER TUTTE LE CLASSI DEL TURNO POMERIDIANO LE ATTIVITA’ SI SVOLGERANNO
DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ → 13,55 – 18,00
IL SABATO → 8,00 – 13,00
LA DIREZIONE
Inoltre vi informo che domani alle ore 16,30 nei locali del plesso Umberto Giordano ci sarà un incontro con l'assessore comunale.
mercoledì 17 novembre 2010
lunedì 15 novembre 2010
Caro blog non essere triste
Cercheremo di scriverti da casa, sperando che presto a scuola riparino internet.
Saluti Marta
martedì 7 settembre 2010
E fra poco si ricomincia!!!
La vostra maestra
Volevo aggiungere un avviso: i primi due giorni, il 16 e il 17 l'orario sarà dalle ore 8,00 alle ore 11,00
giovedì 24 giugno 2010
Siamo stati "GRANDI"
mercoledì 16 giugno 2010
W. I carboidrati
lunedì 7 giugno 2010
Tappe di avvicinamento alla recita
La mostra-mercato!
giovedì 3 giugno 2010
Eventi per la fine dell'anno scolastico!
Potete ammirarci mentre ci applichiamo alle varie attività: ritagliare, incollare, dipingere, costruire.
giovedì 27 maggio 2010
Il telaio
lunedì 3 maggio 2010
Le nostre esperienze...
Storie di amicizia...
Una volta quando ero in asilo ho trovato un amico che si chiama Gabriele.
La prima volta che ho parlato con lui era un po' timido, ma poi ho incominciato a giocare con lui.
Dopo un po' di giorni ci siamo conosciuti meglio e abbiamo stretto una grande amicizia che dura ancora oggi.
Poi quando siamo cresciuti siamo anche andati allo stesso calcetto e nella stessa classe e l'amicizia era sempre più forte.
E siamo amici anche oggi e non ci separerà mai nessuno.
Enrico Troia
Al Campetto
Scese e giocammo, prima a rincorrerci e Lori dovette acchiapparci; giocammo in questa maniera tutta la mattinata. Poi giocammo un poco a nascondino ed a palla avvelenata ed il primo ad essere eliminato fu Lori, dopo un po’ io e vinse Danilo. In più facemmo ginnastica. Fu una giornata bellissima.
Federica Patti
Lei è venuta a casa mia e abbiamo giocato con le Barbie, poi abbiamo fatto la merenda. Dopo un po' se n'è andata, ma io la vedevo lo stesso altre volte perchè abitavamo vicino e io andavo anche a casa sua.
Gaia Romano
domenica 2 maggio 2010
Ho fatto un sogno...
Una notte ho fatto un sogno molto strano, si trattava di questo: ho sognato che un alieno veniva dentro casa e mi portava nella sua navicella spaziale . A un certo punto ho visto tutto lo spazio terrestre e gli alieni mi hanno portato su Marte, poi da vicino ho visto il Sole, la Luna e pure Saturno con gli anelli attorno.
Poi con le pistole laser mi stavano uccidendo, ma io a quel punto mi sono svegliato di botto e mi sono messo nel letto di mamma e papà.
Gabriele Mazzamuto
Stanotte ho fatto un sogno stranissimo
Stanotte ho fatto un sogno veramente stano. Ero nel Medioevo ed ero uno dei più fidati dei cavalieri di Re Artù. Un giorno mi disse: “Dovrai affrontare una missione molto ma molto pericolosa; dovrai andare nella grotta del drago e salvare la principessa Emma che è in pericolo.”
Io andai nella stalla e presi il mio cavallo, ci salii sopra e andai a cercare la grotta dove il drago teneva prigioniera la principessa. Prima delle cinque del pomeriggio trovai la grotta ed entrai piano, piano, uccisi il drago, presi la principessa e andammo da Re Artù. Il Re mi disse:” Ottimo lavoro, cavaliere Manfredi”
Manfredi Mavaro
Stanotte ho fatto un sogno stranissimo...
Stanotte ho fatto un sogno strano: ho sognato che ero nel mio letto e ad un tratto arrivò un colpo di vento che fece volar via le coperte e i vestiti e allora tante piccole fatine della luce, del vento e del calore costruirono una piccola altalena di foglie e fiori. Poi mi svegliarono, mi fecero salire sull'altalena e mi portarono lassù nel cielo nel cuore della notte. Nel cielo c'erano la luna e le stelle che mi avvolsero nel loro colore e quando mi rilasciarono, venni fuori con un incantevole vestito blu, celeste e bianco. La luna poi mi diede delle coperte bianche brillantate. Poi le fatine mi riportarono giù. Ma all'improvviso mi risvegliai e le fatine non c'erano più. Guardai il mio pigiama ed era sempre lo stesso, guardai le coperte ed rano quelle mie con i coniglietti rosa. Dissi fra me: " Che strano sogno"!!! E mi rimisi a dormire.
Anna Cancelliere
giovedì 29 aprile 2010
Visita al museo Gemmellaro
lunedì 26 aprile 2010
Quella volta la combinai grossa...
Io sono un bambino tranquillo e ascolto le raccomandazioni dei grandi . Però una volta ho combinato un pasticcio . Io ero piccolo ed eravamo in campagna avevo 5 anni . Il papà mi aveva detto : ”Non giocare nel roseto che ti puoi fare male”. Però dopo 20 minuti me lo dimenticai e andai nel roseto . Dopo un po’ di tempo però mi graffiai e mi feci male e papà mi sgridò: ”Te l’avevo detto non dovevi giocare nel roseto”. Io gli risposi: ”Papà me lo sono dimenticato”. Secondo me la sua sgridata era giustificata perché ero piccolo e non sapevo le conseguenze. Mi sono sentito in colpa ho rimediato aiutando papà a mettere in ordine le sue cose .
Manfredi Mavaro
Quella volta la combinai grossa.
Io sono una bambina tranquilla e ascolto le raccomandazioni ma a volte le scordo . Una volta è arrivata mia zia a Mondello e mamma mi diceva: ”Marta non uscire dal cancello”. Io volevo cercare mia zia , sono uscita dal cancello sono andata incontro a mia zia e siamo tornate da mamma che era preoccupata è mi ha sgridata. Sono stata sgridata da mamma e secondo me la sgridata era giustificata perché la mamma mi aveva raccomandato di non uscire ed io l’ho fatto. Mi sono sentita in colpa , ho voluto rimediare aiutando la mamma nelle faccende e dandole un bacio.
Marta Mannarano
Io sono un bambino molto vivace e certe volte ascolto le raccomandazioni dei grandi e certe volte no, infatti una volta ho rotto la tv grande. Un giorno stavo guardando la tv però si vedeva un po’ male ed io ho provato al aggiustarla ho messo la mano dietro la tv ho trovato il cavo dell’ antenna e l’ho tirato, questo si è staccato e non si vedeva più niente e mio padre mi ha sgridato. Secondo me la sgridata era meritata perche ho rotto la tv grande. Mi sono sentito un po’ giù di morale, e volevo rimediare in un modo o nell’altro.
ALESSANDRO LOMBINO
Quella volta la combinai grossa.
Io sono una bambina tranquilla. Ascolto le raccomandazioni dei grandi. Una volta ho combinato una cosa molto grossa: la mia mamma mi aveva raccomandata di stare attenta alla pianta nuova . Stavo facendo le capriole nel salotto e a un certo punto con il piede ho sbattuto nella pianta e l’ho fatta cadere. Appena i miei genitori l’hanno visto mi hanno sgridato insieme. Secondo me la sgridata era giustificata perché non è giusto che si rompa la pianta nuova. Mi sono sentita molto triste e per rimediare ho voluto aiutare la mamma a togliere la terra che era caduta.
Rachele Cannistraro
mercoledì 21 aprile 2010
Le leggende
Vi preannuncio che ci lavoreremo domani!
domenica 4 aprile 2010
domenica 21 marzo 2010
Le nostre fiabe!!!
Anna Cancelliere
C’era una volta un bambino che dormiva a casa sua con sua madre. Un giorno uscì per andare a trovare la nonna e le voleva portare dei fiori e una minestra calda. Mentre ci andava vide una cosa che si nascondeva dietro un cespuglio: era uno stregone malvagio che portò via il bambino di nome Giorgio nel suo castello. Giorgio era nella prigione del mago di nome Gek. Giorgio aveva paura e voleva tornare a casa da sua madre. Per aiutarlo venne una fata che fece sparire le sbarre della prigione con la bacchetta magica. E così Giorgio tornò a casa della mamma felice e contento lasciando lo stregone nel castello.
martedì 16 marzo 2010
Il mondo delle favole...
Questa favola insegna che non si deve essere invidiosi.
Manfredi Mavaro
Anche i prepotenti possono essere gentili.
Armando Alletto
Il coccodrillo e lo squalo
C’era una volta un coccodrillo che cercava del cibo e vide la coda di uno squalo, ma pensava che fosse la coda di un pesce e si avvicinò piano piano e afferrò la coda: Lo squalo si voltò e il coccodrillo sapeva di avere sbagliato e chiese scusa allo squalo. Il giorno dopo il coccodrillo incontrò lo squalo e diventarono amici, si organizzarono e andarono a vedere la partita insieme. Alla fine della partita ritornarono a casa loro a mangiare. Un giorno arrivarono i subacquei con il fucile e catturarono il coccodrillo; lo squalo udì il suo segnale di pericolo e con i suoi denti affilati liberò il coccodrillo e insieme sconfissero i subacquei.
Questa favola insegna che gli amici si aiutano.
Sebastiano Antoci
Il coniglio e il cavallo
La morale di questa storia è che chi non sa dov’è un posto non deve andare da solo.
Alessandro Morga
C’era una volta in una campagna una pecora che era molto vanitosa perché aveva un pelo bello e morbido ogni giorno il suo padrone la portava a pascolare. Un giorno la pecora vide che il padrone non arrivava per portarla a pascolare allora pensò che aveva avuto un problema con la moglie o con i figli. Aspettò un’ora ma del padrone non c’era traccia. La pecora in silenzio uscì dal recinto e andò vicino la casa e vide che il padrone stava dedicando il suo tempo a un cavallino piccolo un po’ bruttino che non aveva tanto pelo. L’indomani la pecora vanitosa prese in giro il cavallino per tutto il giorno perché lei aveva un pelo bello e morbido invece lui l’aveva corto, ruvido e sporco. Il cavallino cresceva con i mesi e il pelo della pecora allungava. Arrivò il tempo di tagliare il pelo e la pecora rimase nuda invece il cavallo era cresciuto e aveva un manto bellissimo. Il cavallo ora prende lui in giro la pecora.
Chi è troppo sicuro di sé finisce male.
Allora il coniglietto la scampò e il cane non mangiò niente
A volte i più piccoli la scampano dai più grandi
C’era una volta un delfino e uno squalo che viveva nella barriera corallina. Un giorno il delfino si perse nel mare, era molto piccolo e non conosceva i pericoli del mare, disse:"Mi sono perso, non trovo più la strada di casa". Uno squalo che passava di là disse al delfino:"Ti accompagno io, non aver paura" Il delfino disse:"Sì". Nuotando, nuotando incontrarono un polpo che disse:" Non fidarti dello squalo, è pericoloso". Ma il delfino non lo ascoltò e arrivò a casa.
Anche i cattivi a volte hanno un cuore.
Sofia Varrica
giovedì 25 febbraio 2010
I nostri racconti fantastici
Quando avevo tre anni, mentre dormivo, senza i miei genitori sentivo un rumore che faceva pummm pumm e dopo questo rumore mi apparivano due occhi con lo sguardo cattivo. Io chiamavo i miei genitori, ma quasi non avevo voce. Io cercavo di non guardarlo e poi…lo sentii parlare:”Sebiiii Sebiii” Questo mostro si chiamava 3 C. Alla fine non ho avuto più paura di lui, perché era un sogno. Ho capito che quando appariva, riuscivo a cacciarlo.
Sebastiano Antoci
Un ponte per i Puffi
Un bel giorno i puffi andarono nel bosco e decisero di costruire un ponte. Però erano stanchi, così si riposarono un po’ e dopo ricominciarono a costruire il ponte.
Dopo due giorni Forzuto andò nel ponte, mentre gli altri puffi dormivano, si mise a lavorare e finì il ponte. Così i puffi hanno potuto attraversare il fiume.
Alessandro Morga
L’orco
C’era una volta un orco che viveva su una montagna. Un giorno un bambino di nome Tim entrò nella grotta dove viveva l’orco, che si chiamava Kakau.
L’orco pensò:” Mi mangio per cena l’intruso? Come lo condisco?” E gli venne un’ottima idea: “Lo condisco con: delle carote, con dei carciofi, con dei pomodorini”.
Arrivò la sera e l’orco disse al bambino:” Ti vuoi fare il bagno nell’acqua calda? Ti sentirai meglio!”Tim rispose: “Sì, grazie però non farla troppo calda se no mi brucio”. L’orco rispose:” Va bene” e preparò la pentola, tagliò il condimento e disse:” Puoi entrare nella pentola che ti farà da vasca”.
Tim capì che l’orco lo voleva mangiare e scappò così velocemente che l’orco non se ne accorse neppure.
Sofia Varrica
venerdì 5 febbraio 2010
I nostri racconti realistici
Il buio
La paura degli insetti
Io ho paura degli insetti come: gli scarafaggi, le formiche rosse, i punteruoli rossi, gli scarabei, ecc...Allora ho detto che ogni volta che vedo insetti vicino a me, devo solamente allontanarmi e non gridare, Alla fine ho vinto la paura e ho capito che anche gli insetti sono animali, forse un po' bruttini. Io ho imparato che anche gli insetti si devono rispettare, perchè hanno pure loro il diritto di vivere.
Anna Cancelliere
Paura di un serpente
Paura di un topolino
Io quando ero con mio nonno in cantina mi ero spaventata perchè c'era un topo. Ho gridato perchè mi ero spaventata molto e dopo un po' mi passò tutta la paura, perchè era più piccolo di me e così da quella volta non avevo più paura dei topi. Io comunque ho avuto coraggio perchè c'era mio nonno insieme a me.
Gaia Romano
mercoledì 6 gennaio 2010
E' arrivata la Befana?
Cosa vi ha portato?....